In questo episodio Terenzio e Sinfosio ci parlano dell’ossidazione dei metalli e di come pulirli con acidi

Nella villetta comunale, ore 14:30
Terenzio e Sinfosio si incontrano
Terenzio << Buon pomeriggio Maestro Sinfosio >>
Sinfosio << Buon pomeriggio a lei, Terenzio >>
T << Ho buone nuove per lei, si ricorda di quell’ offerta di lavoro che le ho accennato il mese scorso? >>
S << Certo, Terenzio. La nuova bottega all’uscita della città cercava un aiuto-garzone e lei ha candidato la sua domanda per quella posizione >>
T << Esatto. Bene, pochi giorni dopo sono stato chiamato e mi hanno offerto immediatamente il lavoro. E sa la cosa straordinaria? Pagano in anticipo! >>
S << Eureka! Caro Terenzio, si ritenga un uomo fortunato: potrà rinunciare al reddito di cittadinanza ed essere finalmente un uomo con gli attributi >>
T << Mi lusinga, Maestro >>
S << Posso quindi offrirle una calda bevanda a base di cicoria? >>
T << Certo, volentieri >>.
Mentre sorseggiano la bevanda…
T << Sa un’altra cosa che mi è successa pochi giorni fa? Avevo in tasca la mia paga settimanale, precisamente 7 assi di rame e 2 aurei d’oro, ed ero intento a preparare i miei famosi peperoni nell’aceto quando tutte le monete mi sono cascate inavvertitamente nell’otre pieno d’aceto. Non ho fatto caso a questo, infatti ho terminato il lavoro e sono uscito. E può immaginare lo sconforto quando ho realizzato la perdita delle mie monete: cercavo da tutte le parti, ma niente… erano come volatilizzate! >>
S << Deve stare più attento, mio caro Terenzio. Era anche il suo primo salario >>
T << Lo so bene, maestro! Ad ogni modo, ieri mia moglie ha cucinato i peperoni e solo alla fine si è accorta delle monete: ha preparato un bel piattino pieno di uova e peperoni, con spolverata finale di dischetti metallici. Non sa che risate >>
S << Devo dire che ha preparato proprio un piatto ricco >>
T << Certo. E sa una cosa? Le monete d’oro erano rimaste invariate, ma le monete di rame erano luccicanti, come nuove, splendenti… sembravano appena coniate. Che strano! >>
S << Nulla di nuovo, mio caro Terenzio. Lo sà che l’oro è un metallo nobile? >>
T << Certo che lo so, ad averne più aurei sarei anche io un nobile! >>
S << Non in quel senso Terenzio, non faccia lo sciocco. Intendo che l’oro è un metallo nobile, ossia resistente nel tempo, tende difficilmente ad ossidarsi, per esempio… >>
T << Ossi da chi ? >>
S << è solo un termine Terenzio! E non c’entra con le ossa, ma con l’ossigeno che è un potente ossidante. Diciamo che la maggior parte dei metalli tende a reagire con l’ossigeno per formare un ossido. Molti metalli lo fanno e tendono così a trasformarsi in ossidi che hanno un valore inferiore. Mentre l’oro non lo fa! >>
Terenzio ci pensa un pò su…
T << Eh sì! Gli aurei sono sempre molto lucenti! mentre devo dire gli assi di rame tendono ad annerire. Sarà dunque perché il rame, diversamente dall’oro si ossi… ossica? >>
S << Ossida Terenzio, O-S-S-I-D-A. Comunque esatto, il rame reagisce con l’ossigeno dell’aria e tende a formare uno strato di ossido di rame che è un solido nero. Ecco perché i tuoi assi diventano neri. Però quando li hai fatti cadere nell’aceto, ecco che sono tornati come nuovi! >>
T << Eh già ! Come mai maestro? >>
S << Perché l’aceto contiene un acido, l’acido acetico, che reagisce con lo strato di ossido di rame, dissolvendolo pian piano. Si forma acqua e acetato di rame che restano in soluzione, mentre il rame della moneta intatto sotto allo strato di ossido, via via viene alla luce e la moneta sembra nuova >>
T << Lei maestro, sa molte cose. Ma con questo processo alla fine la moneta non si consuma? Intendo, il rame comunque viene consumato nel tempo? >>
S << Beh, sì! un po’ viene consumato, se ripete troppe volte il processo di annerimento e pulizia con acido alla fine dei suoi assi non resta un C-ASSO! Comunque Terenzio se vuole capire di più del fenomeno, la mia schiava di laboratorio ha fatto un esperimento di recente per i bambini, andiamo in laboratorio così le faccio vedere >>
T << Volentieri maestro! Di qua?>>
S << No, di qua. Mi segua >>
